TEORIA APPLICATA
Questo primo volume è stato progettato per presentare in modo dettagliato e chiaro le conoscenze necessarie affinché il toelettatore possa operare con abilità e competenza, affrontando tutte le tecniche del settore della toelettatura.
Comprendiamo che qualcuno possa essere tentato di saltare la sezione teorica per passare direttamente alle informazioni sulla razza che deve trattare il giorno seguente. Tuttavia, consigliamo vivamente di dedicare del tempo alla lettura attenta di questo volume. I concetti trattati sono estremamente pratici e fondamentali per comprendere appieno le sezioni successive sulle razze. Le numerose immagini che accompagnano il testo sono un grande supporto visivo.
Crediamo fermamente che questo sia il volume più indispensabile per ogni toelettatore. I contenuti sono vasti e non è detto che siano già tutti noti.
CONSULTA L'INDICE DEL VOLUME
1. | Prefazione | ||
2. | Glossario | ||
3. | Origini e scopi della toelettatura | ||
4. | Apparato tegumentario | ||
4.1 | Struttura della cute | ||
4.2 | Ciclo vitale e struttura del pelo | ||
4.3 | Le diverse tipologie di pelo | ||
4.4 | Muta del pelo | ||
5. | I versi di nascita del pelo | ||
5.1 | Unicità di ogni soggetto | ||
5.2 | Versi di nascita del pelo nella zona perianale | ||
6. | Anatomia del cane | ||
6.1 | Nomenclatura delle regioni corporee | ||
6.2 | Terminologia di base in riferimento ai piani anatomici | ||
6.3 | Misurazioni, proporzioni ed angolazioni nel cane | ||
6.4 | La toelettatura, strumento per adeguare il cane al modello estetico | ||
6.5 | Struttura della testa | ||
6.6 | Struttura del corpo | ||
7. | Approccio con il cane e sua manipolazione | ||
8. | Procedimenti iniziali della seduta di toelettatura | ||
8.1 | Primo approccio con il cliente e valutazione del soggetto da toelettare | ||
8.2 | La pulizia delle orecchie | ||
8.3 | La pulizia perioculare e delle pieghe del muso | ||
8.4 | Il taglio delle unghie | ||
8.5 | La pulizia degli spazi tra i cuscinetti plantari | ||
8.6 | La pulizia igienica delle aree genitali | ||
8.7 | La pulizia delle ghiandole perianali | ||
9. | Il bagno: igiene e cura per cute e pelo | ||
9.1 | Finalità del bagno | ||
9.2 | Funzione dei prodotti | ||
9.3 | Metodologia del bagno | ||
9.4 | Pelo raso e corto | ||
9.5 | Pelo medio: doppio manto/semilungo, serico e frangiato, duro o ruvido | ||
9.6 | Pelo lungo riccio | ||
9.7 | Pelo lungo liscio a cascata | ||
9.8 | Pelo ondulato o rustico | ||
9.9 | Pelo cordato (vedi paragrafo dei Barboni) | ||
9.10 | Cani nudi | ||
10. | L’asciugatura: tecniche in funzione della tessitura | ||
10.1 | Strumentazione per l’asciugatura | ||
10.2 | Pelo raso e corto | ||
10.3 | Pelo medio: doppio manto/semilungo, serico e frangiato, duro o ruvido | ||
10.4 | Pelo lungo riccio | ||
10.5 | Pelo lungo liscio a cascata | ||
10.6 | Pelo ondulato o rustico | ||
10.7 | Tecnica di asciugatura veloce by Paola Acco | ||
11 | Strumenti di base per il toelettatore: spazzole e cardatori | ||
11.1 | Le spazzole | ||
11.2 | Il cardatore | ||
11.3 | L’utilizzo del cardatore sui vari tipi di pelo | ||
11.4 | La snodatura del pelo | ||
11.5 | La tecnica di snodatura by Paola Acco | ||
11.6 | Punti pericolosi per la cardatura/snodatura | ||
12. | Strumento essenziale per il toelettatore: il pettine | ||
12.1 | Il pettine | ||
12.2 | L’impugnatura del pettine | ||
12.3 | Uso del pettine nel pelo riccio, seguendo la direzione del verso del pelo | ||
12.4 | Movimento del pettine nel pelo riccio | ||
12.5 | Movimento del pettine nel pelo liscio | ||
13. | La tosatrice | ||
13.1 | Le caratteristiche tecniche della tosatrice | ||
13.2 | I diversi tipi di tosatrici e le loro differenze | ||
13.3 | Le testine: misure e sistemi a confronto | ||
13.4 | La tosatura: premessa | ||
13.5 | Impugnatura ed uso della tosatrice | ||
13.6 | Grado di inclinazione della tosatrice | ||
13.7 | Tecnica di utilizzo della tosatrice | ||
13.8 | Uso della tosatrice nel verso del pelo o contropelo | ||
13.9 | Specifico impiego della tosatrice sulle orecchie | ||
13.10 | I rialzi da applicare alle testine | ||
13.11 | Tecnica d’uso dei rialzi | ||
13.12 | Come evitare di fare errori con la tosatrice | ||
13.13 | Punti pericolosi per la tosatura | ||
14. | Le forbici | ||
14.1 | La struttura delle forbici | ||
14.2 | Sistema di misura delle forbici | ||
14.3 | Le forbici Dritte | ||
14.4 | Le forbici Curve | ||
14.5 | Forbici “dentate”: Thinners, Blenders, Super Blenders, Fluffers e Chunkers | ||
14.5.1 | Principio, funzionalità e finalità dei “denti” | ||
14.6 | Percentuali di taglio delle forbici “dentate” | ||
14.7 | Le forbici Doppie Dentate o Thinners | ||
14.8 | Le forbici Blenders | ||
14.9 | Le forbici Super Blenders | ||
14.10 | Le forbici Chunkers | ||
14.11 | Le forbici Fluffers | ||
14.12 | Tecnica del taglio a forbici: premessa | ||
14.13 | Impugnatura ed uso delle forbici | ||
14.14 | Esercizi di allenamento con le forbici | ||
14.15 | Tecnica della sgrossatura pre-bagno | ||
14.16 | Tecniche di taglio sulle diverse zone corporee | ||
14.17 | “Tecnica Classica” delle forbici Blenders | ||
14.18 | “Tecnica delle Dita” con le forbici Blenders – Tronco | ||
14.19 | “Tecnica delle Dita” con le forbici Blenders – Testa | ||
14.20 | “Tecnica del Pettine” con le forbici Blenders – Tronco | ||
14.21 | “Tecnica del Pettine” con le forbici Blenders – Testa | ||
14.22 | Tecnica di sfoltimento con le forbici Thinners | ||
14.23 | Rifinitura del bordo delle orecchie con le forbici Dritte | ||
14.24 | Come evitare di fare errori con le forbici | ||
15. | Lo Stripping su peli ruvidi e lanosi: strumentazione e concetti generali per entrambi | ||
15.1 | Gli strumenti per lo Stripping | ||
15.2 | I coltellini da Stripping | ||
15.3 | I coltellini stick da Stripping | ||
15.4 | I coltellini o “Palette” da Carding | ||
15.5 | Le pietre pomici | ||
15.6 | Gli slanatori | ||
15.7 | Gli ausili per lo Stripping: ditali, guanti, gesso e polveri | ||
15.8 | Tecnica dello Stripping: premessa | ||
15.9 | Impugnatura ed uso dei coltellini da Stripping | ||
15.10 | Impugnatura ed uso delle pietre pomici da Stripping | ||
16. | Tecniche dello Stripping sul pelo ruvido e duro | ||
16.1 | Il movimento dello Stripping sul pelo ruvido e duro | ||
16.2 | Applicazione pratica dello Stripping sul pelo ruvido e duro | ||
16.3 | L’importanza di rispettare le direzioni di nascita del pelo nello Stripping | ||
16.4 | Tecnica dello “Stripping a zone” | ||
16.5 | Il Rolling Coat sul pelo ruvido e duro | ||
16.6 | Il Trimming sul pelo ruvido e duro | ||
16.7 | Il Plucking sul pelo ruvido e duro | ||
16.8 | Il Flatwork sul pelo ruvido e duro | ||
16.9 | La slanatura sul pelo ruvido e duro | ||
16.10 | Il Carding sul pelo ruvido e duro | ||
16.11 | Lo Stripping totale sul pelo ruvido e duro | ||
16.12 | Lavorazione a Stripping delle varie regioni corporee | ||
16.13 | Situazioni in cui lo Stripping non è consigliato | ||
16.14 | Cambio di tessitura su soggetti che hanno subito diverse tosature | ||
16.15 | Bagno pre o post Stripping sul pelo ruvido e duro | ||
17. | Tecniche dello Stripping sul pelo lanoso di tipo Spaniel | ||
17.1 | Applicazione pratica dello Stripping sul pelo lanoso di tipo Spaniel | ||
17.2 | Il Plucking sul pelo lanoso di tipo Spaniel | ||
17.3 | Lo Stripping con la pietra pomice sul pelo lanoso di tipo Spaniel | ||
17.4 | Lo Stripping con Coltellini (stick) sul pelo lanoso di tipo Spaniel | ||
17.5 | La tecnica di slanatura sul pelo lanoso di tipo Spaniel, con slanatore | ||
17.6 | La tecnica di slanatura sul pelo lanoso di tipo Spaniel, con elastico sul pettine | ||
17.7 | Il Carding sul pelo lanoso di tipo Spaniel | ||
17.8 | Il Trimming su pelo lanoso di tipo Spaniel | ||
17.9 | Cambio di tessitura su soggetti che hanno subito diverse tosature | ||
17.10 | Bagno pre o post Stripping sul pelo lanoso di tipo Spaniel | ||
18. | Altra attrezzatura necessaria al toelettatore | ||
19. | Manutenzione dell’attrezzatura | ||
19.1 | Manutenzione delle tosatrici | ||
19.2 | Manutenzione delle testine | ||
19.3 | Manutenzione delle forbici | ||
19.4 | Manutenzione dei coltellini da Stripping e degli slanatori | ||
19.5 | Manutenzione di attrezzature varie | ||
20. | Sicurezza sul lavoro | ||
20.1 | Rischi dei lavoratori | ||
20.2 | Dispositivi di protezione individuale | ||
20.3 | Cassetta di Pronto Soccorso | ||
21. | Le principali patologie professionali della categoria | ||
22. | Le basi del Primo Soccorso rivolto agli animali in toelettatura | ||
22.1 | Principali problematiche sanitarie dell’animale che possono insorgere in toelettatura e loro gestione | ||
22.2 | Cassetta di Pronto Soccorso per animali | ||
23. | Cenni delle principali Zoonosi e di Parassitologia |
Capitolo 1 - Prefazione
Nella prefazione spieghiamo gli intenti che ci hanno spinto a scrivere quest’opera.
Capitolo 2 - Glossario
il testo parte con un piccolo glossario, in modo che i termini usualmente impiegati siano chiari per tutti.
Capitolo 3
Vengono prese in considerazione le finalità della toelettatura, che sono sì estetiche, ma soprattutto funzionali e di salute, sia per il cane, sia per i suoi conviventi “umani”.
Capitolo 4
Ci si addentra subito a descrivere l’anatomia, sia della cute, sia del pelo e del suo ciclo vitale, portando l’attenzione sulle diverse tipologie di mantello.
Capitolo 5
In questa parte il libro è dedicato all’importantissimo argomento del verso di nascita del pelo, talmente particolare in ogni soggetto da essere come l’impronta digitale dell’uomo: vengono forniti gli strumenti per imparare a “leggerlo” e a rispettarlo.
Capitolo 6
Si procede con le basi dell’anatomia del cane, con la nomenclatura delle varie zone del cane e con quella che ci consente di orientare le parti l’una rispetto all’altra: si vedrà come il termine molto usato “craniale”, ad esempio, significhi “verso il cranio”, ovvero ”anteriore”, ecc.. Poi si parla delle proporzioni di un soggetto, sia del corpo, sia del cranio. Le nozioni anatomiche sono sintetiche ma necessarie!
Come si potrebbe altrimenti lavorare in maniera professionale se non si avessero delle nozioni molto precise? Si ha modo così di acquisire informazioni basilari ed anche un linguaggio tecnico, che permetteranno di comprendere la trattazione successiva delle razze, ma anche di avere solide basi per lavorare.
Capitolo 7
Il testo continua parlando di come approcciarsi al cane, come contenerlo e come posizionarsi rispetto a lui per effettuare tutte le manualità richieste nelle diverse zone del corpo, sempre con il fondamentale supporto delle immagini.
Capitolo 8
C’è poi una parte dedicata alla valutazione del soggetto che si approccia in toelettatura insieme al suo proprietario ed alle procedure iniziali come, ad esempio, abituarlo alle pulizie igieniche, o al taglio delle unghie, oppure effettuare la pulizia degli spazi tra i cuscinetti plantari.
Capitolo 9
Viene affrontato, il procedimento del bagno e le sue metodologie, con l’analisi dei prodotti da utilizzare e la loro applicazione, considerando le varie tipologie di mantello e le diverse lunghezze di pelo.
Capitolo 10
Il testo continua descrivendo gli strumenti e le tecniche per asciugare il cane dopo il bagno, con spiegazioni dettagliate riguardanti i procedimenti più opportuni per le diverse tessiture e lunghezze dei mantelli, al fine di preparare nel modo più idoneo ogni tipo di pelo per la toelettatura successiva.
Capitolo 11
In questa parte, si vanno a vedere nel dettaglio spazzole e cardatori, strumenti basilari in ogni toelettatura, dei quali si analizzano materiali, forme e specifiche funzioni. Insieme ai loro vari impieghi, si spiega in modo molto esaustivo il processo della snodatura, sempre coadiuvati dalle immagini esplicative delle procedure, passo per passo.
Capitolo 12
Definibile come “il prolungamento della mano del toelettatore”, il pettine è lo strumento immancabile in qualsiasi toelettatura. Vengono descritte le molteplici tipologie di pettini ed il loro impiego ideale a seconda delle tessiture, della lunghezza del pelo, della toelettatura prescelta e dell’obiettivo da raggiungere.
Capitolo 13
Il testo continua con la descrizione tecnica delle tosatrici e delle testine, mettendo a confronto le diverse caratteristiche di ciascuna di esse, cosicché il toelettatore possa decidere quale sia lo strumento più adeguato per raggiungere l’obiettivo prefissato. E’ davvero fondamentale la parte che descrive l’utilizzo delle tosatrici nei diversi impieghi, ma anche la successiva spiegazione dell’impiego dei rialzi e della loro scelta.
Capitolo 14
Come i pennelli nelle mani di un pittore, così sono le forbici nelle mani del toelettatore. Il capitolo dedicato a questi preziosi strumenti, mostra tecnicamente la struttura generale, ma anche quella particolare, dei molteplici modelli e lame, con le specifiche finalità di lavoro per cui sono state create. Importantissima la descrizione del loro utilizzo, dalla corretta impugnatura, all’impiego sulle singole zone del corpo, fino alla tecnica della scalatura; di quest’ultima, vengono spiegati e mostrati con foto in sequenza e disegni, i passaggi fondamentali, per poter far propria l’interessante metodologia.
Capitolo 15
Si incontra in questo capitolo il vasto mondo della multiforme strumentazione per eseguire lo Stripping, che il mercato odierno mette a disposizione. Viene spiegata in generale anche la modalità di utilizzo dei diversi attrezzi per poter lavorare ottenendo il risultato prefissato, senza creare danni al mantello e senza arrecare alcun disagio al cane.
Capitolo 16
Restando nel tema dello Stripping, qui si approfondisce l’argomento affrontando le tecniche da impiegare nei soggetti a pelo duro (o ruvido). Sempre accompagnati da immagini, ci si addentra fino ai minimi dettagli nella trattazione dello Stripping, analizzando la tecnica nella sua esecuzione pratica ed anche nella sua applicazione sulle singole zone del cane. L’elaborato è molto ampio ed interessante, poiché affronta anche una serie di problematiche che possono insorgere nella tessitura dei cani a pelo duro, che il toelettatore può incontrare nella quotidianità del suo lavoro e alle quali potrebbe dover cercare di porre rimedio.
Capitolo 17
Lo Stripping è il tema anche di questo capitolo, ma analizzando stavolta le tecniche più appropriate per lavorare i mantelli di tipo Spaniel. L’argomento è vasto ed interessante e merita infatti una dissertazione distinta da quella dello Stripping dei mantelli duri, con un’analisi molto particolareggiata delle tecniche di slanatura.
Capitolo 18
Si vanno ad esaminare le rimanenti strumentazioni che possono essere impiegate in una toelettatura. A tutti gli effetti, il capitolo è costruito su di un elenco di attrezzature, con una descrizione delle funzioni di ognuna di esse, anche nelle sue diverse varianti: quando il toelettatore effettua un acquisto, può così in piena coscienza fare un vero e proprio investimento, basato sulle sue reali esigenze, ottimizzando la spesa.
Capitolo 19
Una volta acquistati gli attrezzi ritenuti più adatti, è necessario sapere come fare per mantenere sempre alta la loro efficienza e soprattutto per farli durare il più a lungo possibile. Viene dedicato a questo tema un intero capitolo, proprio perché avere l’attrezzatura sempre in perfetto stato significa lavorare agevolmente, ottenendo i risultati che si hanno in mente.
Capitolo 20
Doverosamente si affronta anche l’argomento della sicurezza sul lavoro, esaminando i possibili rischi legati alla professione del toelettatore ed analizzando i sistemi che permettono di prevenirli. Si parla, inoltre, sia dei dispositivi di protezione individuale, sia della Cassetta di Pronto Soccorso.
Capitolo 21
Il tema affrontato in questo capitolo riguarda i disturbi e le patologie legati direttamente alla professione di toelettatore. E’ importante sapere a cosa si può andare incontro trascurando di seguire delle semplici avvertenze durante le varie fasi del nostro lavoro. Vengono consigliate infatti delle piccole strategie per stressare il meno possibile il nostro fisico ed anche esercizi e posizioni che si possono adottare, soprattutto durante le pause, per bilanciare le tensioni accumulate.
Capitolo 22
Nel corso della carriera, il toelettatore potrebbe trovarsi a gestire delle problematiche sanitarie dell’animale a lui affidato. Anche se queste situazioni sono di pertinenza veterinaria, è necessario che, in attesa dell’intervento del medico, il toelettatore sappia riconoscerle, quali misure adottare e come comportarsi. Il capitolo, scritto da un medico veterinario, descrive le emergenze che più frequentemente possono capitare e come prestare efficacemente il primo soccorso.
Capitolo 23
La professionalità del toelettatore passa anche attraverso alcune conoscenze che, a nostro avviso, sono molto utili, per non dire indispensabili.
Qui si parla delle Zoonosi, ovvero di quelle malattie che possono essere trasmesse all’uomo dagli animali ed anche dei parassiti che possono infestare cani e gatti (e che a loro volta sono vettori di malattie). La trattazione è veramente elementare e comprensibile; si è cercato infatti, di usare un linguaggio molto semplificato, veramente alla portata di tutti.